Eccoci arrivati ai quarti a Melbourne Park.
I possibili quarti pronosticati erano questi. In neretto gli errori:
[18] K. Khachanov vs [29] S. Korda
[15] J. Sinner vs [6] F. Auger Aliassime
[9] H. Rune vs[4] N. Djokovic
Shelton B vs Bautista Agut
4 su 8, 50%.
Su Aliassime si era detto :” Aliassime a volte risulta pauroso e poco centrato. Potrebbe avere qualche patema”. Lehecka è buon giocatore.
Sinner era di pochissimo favorito Sinner 50,5% Tsitsipas 49,5% . Peccato. E’ finita male al quinto set per il randello della Val Fiscalina. Tsitsipas aveva giocato 2 set servendo come Sampras, ed era risultato ingiocabile. Poi, il naturale calo e Sinner che reagisce. Alla fine, la reazione nel 3° e 4° set gli è costata un calo di concentrazione nel quinto, dove Tsitsipas ha servito perfettamente. Le partite vanno così, purtroppo.
Infine Rune che ha pagato l’inesperienza a livello ottavi Slam. 3 su 5 per i giovanissimi è altra storia. La pressione c’è eccome anche se non sembrava. Era leggerissimamente favorito a mio parere, ma al super tie-break del quinto avanti 5 a 0 si è fatto recuperare. E si è fatto riprendere da 5 a 2 nel quinto. Si è letteralmente sciolto, combinando disastri. E continuando a parlare con il suo angolo. Sintomo di poca sicurezza. Intendiamoci, per me è meglio abbia vinto Rublev. Più simpatico e meno pompato.
Su Sinner: la motivazione intrinseca di Sinner è altissima. Si evidenzia nella volontà ferrea di migliorarsi. È questo quello che conta. Poi c’è il valore “intrinseco” del giocatore che è evidente. Non ha ancora 22 anni e ha già dato dei chiari segnali di forza. Possiamo far entrare in questo valore intrinseco, ad esempio, la capacità di reagire da 2 set sotto. Di lavorare e sorridere nonostante le bastonate prese sul filo. Poteva avere già 2 finali Slam o uno Slam. Voglia di lavorare duro figlia di una volontà ferrea, coi secchi e il sudore. Capacità in giovane età di prendere decisioni difficili come quella di cambiare coach. Paragonare Sinner a Djokovic e Nadal a 20 anni etc non ha alcun senso logico. È una fallacia totale. Nel senso che parliamo di persone che avevano una testa fuori dal comune già a 20 anni. Da dna. Ne nascono pochi. E Sinner non è in quel dominio. Nemmeno Berrettini o Musetti. Nessuno di questi giovani che vediamo oggi – compreso Alcaraz – vincerà tanto come questi qui. Perché sta anche cambiando il sistema. Quindi, a mio parere, Sinner ha una dote fondamentale: quella di mettere in discussione alcuni aspetti che non vanno. Si fa domande. Si evita così, per esempio, di percorrere strade come quella di Berdych (al quale Sinner somiglia per tipologia di gioco e per come esce la palla dalle corde – ora sempre meno grazie al cambiamento messo in atto ) che è rimasto uno sparapalle piallato e incompiuto, senza mai porsi nessuna questione. Andava bene così a lui, ma avrebbe potuto migliorare tante cose a livello tattico. Se avesse variato qualcosa vinceva 2-Slam, anche se giocava nell’epoca di Federer. La capacità di mettersi in discussione è qualità che rafforza il valore intrinseco. Provarci, quantomeno. Djokovic e Nadal hanno migliorato molti aspetti del gioco anche a 30 anni. Dal servizio alle volée. Qui parliamo di uno di 21 e mezzo. Non è che Cahill perde tempo dietro a uno che non ha valore intrinseco alto; se non pensasse che c’è del buono, via.
Berdych, ad esempio, ha fatto semifinali Slam a partire da 25 anni circa. Ha ottenuto il suo best ranking a 30 anni (4). L’esempio di Berdych è uno dei primi che viene in mente. In quel caso, talento incompiuto, anche perché un po’ fragile. Sinner a 21 anni gioca già alla pari con chi gli Slam li vince. Nei match secchi. E questo con Tsitsipas dimostra che potrebbe essere un giro di boa importante per Sinner. Che continuerà a lavorare tanto e parlare poco.
Ci sono tante cose da migliorare ancora. Il servizio nella varietà e nelle percentuali e la risposta. Dovrebbe imparare quella bloccata in contenimento. Ci vuole mano. Ma abbiamo visto che la smorzata all’inizio non entrava mai e ora ne ha messe a segno parecchie nel match con Tsitsipas. Miglioramenti evidenti. L’obiettivo ora deve essere quello di vincere un 1000. Berdych ne aveva 1. Poi si vedrà. Ma la qualità c’è.
Vediamo questi quarti di finale:
[18] K. Khachanov vs [29] S. Korda: Khachanov passa spesso sottotraccia, ma ha dimostrato anche nell’ultimo match con Nishioka di avere delle buone qualità in spinta. 15 ace con Nishioka e 93% di punti con la prima in campo. Con Korda ha perso 2 volte per 2 set a 0 nel 2022. Ma è partita tutta da giocare. E’ apertissima. Anche perché tutti e due non sono dei mostri a livello di tenuta mentale oltre le 3 ore di media. Possono avere passaggi a vuoto improvvisi. C’è la pressione per un risultato di prestigio in uno Slam. Vanno gestite troppe variabili in un match di tennis. Korda ha mostrato una varietà impressionante e le simpatie vanno tutte a lui. Ma è una partita difficilissima. Parte leggermente favorito Korda che non può permettersi passaggi a vuoto e deve tenere lui le redini del gioco. Servendo con varietà e non dando ritmo al russo. Pressandolo e venendo avanti coi suoi tagli velenosi. Korda 50,5% Khachanov 49,5%
[3] S. Tsitsipas vs Lehecka J: partita che “dovrebbe” essere agevole per Tsitsipas. Se tiene alto il ritmo come con Sinner e serve così, non è facile per nessuno. Ma il ceco ha buoni doti d’incontro. A questi livelli però manca d’esperienza e potrebbe risultare difficoltoso dover giocare sempre sotto la pressione del greco, che non ti permette di prendere fiato quando è on fire. Partita difficile per il ceco che, però, non è chiuso del tutto. Anche perché Tsitsipas ci ha abituato in passato a dei passaggi a vuoto improvvisi e a dei match inaspettati. Sembra più centrato ora. Difficile per il ceco. Tsitsipas 55% Lehecka 45%.
[4] N. Djokovic vs [5] A. Rublev : Djokovic ha disposto agilmente di De Minaur. Rublev ha tirato in piedi una partita persa con Rune. Solo la paura di Rune e l’inesperienza del danese a questi livelli, gli han permesso di arrivare ai quarti. Ora ci vuole un miracolo. Djokovic, chiaramente, è terrorizzato dalla paura di farsi male. E’ più una questione maniacale sua personale, che un vero e proprio infortunio. E’ un po’ contratto il muscolo. E’ chiaro ci sia qualcosa, ma non così grave. Oltretutto, il serbo, tiene sulla corda i suoi avversari. Usa questo tipo di impostazione anche per poter fermare i match nel caso si trovi in difficoltà momentanea. Non c’è niente che Rublev possa inventarsi se Djokovic è quello che abbiamo visto con De Minaur. Djokovic 65% Rublev 35%
Shelton B vs T Paul: due volte ho preso Shelton in controtendenza rispetto alle quote dei B.M. Con Popyrin e con Wolf. Shelton non ha nessuna ansia generalizzata e non ha paure. Tira. Spacca. E’ durissima strappargli il servizio. Non è per nulla intimorito. Non lo sarà nemmeno con Paul. Una partita che potrebbe tirarsi per le lunghe questa. Prendo ancora Shelton di poco.
Shelton 52% Paul 48%
Possibili Semifinali:
[29] S. Korda vs [3] S. Tsitsipas
[4] N. Djokovic vs B. Shelton
Buon tennis e a risentirci.
Piacentini Gianluca
23-1-23 ora 13,00